AVVISO

HO AGGIUNTO UN NUOVO WIDGET NELLA COLONNA DI SINISTRA, DOVE POTETE CONFERMARE LA VOSTRA PRESENZA QUI COMPARENDO COL VOSTRO LOGO, ANCHE IN FORMA ANONIMA (ANCHE SE IO PREFERISCO SEMPRE CONOSCERVI... :O)).

lunedì 31 marzo 2008

Questione di sopravvivenza

LaCiccer's cronicolss:

Quando sono sola a casa, cucino di straforo e vado a fare la spesa ogni sei giorni.
Il frigo langue, è più vuoto del cervello dei miei piupils al rientro dopo le vacanze.
Stavolta al mio ritorno da Milano, oltre ad un pezzo di cacio stantio, che mia madre ha pensato bene di lasciarmi in eredità prima di partire, ho ritrovato due piadine mummificate con inquietanti macchioline verdi appiccicate sopra, tre sottilette, un cartoccetto di orecchiette pugliesi comprate al S*dis e un pacco di uova che per non farle scadere ho dovuto farmi una frittata da sei (ora che ho i pulcini nel sangue, forse sarà il caso di mettere in programma una visitina al laboratorio analisi per il calcolo del colesterolo).
Quando sono sola a casa, fare la spesa è un opscional, è solo la fase conclusiva di una serie di espedienti e tecniche di sopravvivenza: ci vado solo se strettamente necessario... e solo quando nella dispensa scatta il "codice rosso".
D'altronde io non posso mica andare a fare la spesa così, senza motivo...!
Sì, perché fare la spesa presuppone intanto un giorno intero di preparazione spirituale all'evento (è una lotta a colpi di carrelli e scarpe da ginnastica, mica una passeggiata, che credete...).
In secondo luogo, è un passo che assolutamente va compiuto solo dopo una completa "ripulitura" del congelatore di famiglia, dove amorevoli mani materne hanno accumulato, durante la stagione fredda, tonnellate e tonnellate di scorte alimentari (della serie: in caso di cataclisma, venite pure da me che ce n'è per tutti) e della della dispensa, onde evitare di accampare patetiche scuse del tipo:"non vado, tanto ancora qualcosa da mangiare trovo.."
Io non so com'è per il resto del mondo, ma per me decidere di andare al supermercato è un po' come decidere di aprire a caso il libro della Legge di Murphy e sfidare tutte quelle che ti capitano in sorte:

- Se ti piaceva, smettono di farlo.

- L'ultima confezione del prodotto che avevate deciso di prendere sarà scelto dalla persona che vi sta davanti.

- Si troverà sempre una cosa nell'ultimo posto dove la si cerca.

- Qualunque cosa tu stia cercando, ci sarà davanti il carrello di qualcun altro.

- Alla cassa:
1. L'altra coda va più veloce.
2. Se si cambia coda, quella che si è appena lasciata diventerà immediatamente la più veloce.
3. Continuare a cambiar coda le rallenta entrambe e fa infuriare tutti.
4. Più tempo si aspetta in coda, più è alta la possibilità di stare nella coda sbagliata
5. Quando è il tuo turno, è finita la carta.
Ovviamente, non vedo perché disturbarsi tanto, quando si può resistere per mesi imparando a razionalizzare le provviste!

..Ora scusate, devo andare al supermercato, è finita la carta igienica...


UPDATE:
6. Se hai solo un cliente davanti, il suo bancomat non funzionerà.
7. La commessa più lenta sarà quella a cui si inceppa il lettore dei codici a barre.
8. Se vai stitico da giorni, ti sbloccherai in coda.

Conta tu che conto anch'io

Ho cambiato il titolo del contatore (un grazie a Layledda che mi ha aiutato a trovarlo e a smanettare per inserirlo).. "Registro delle presenze" mi sembrava più consono e azzeccato..
Ora devo solo riscire ad escludermi dal conteggio. Macchinoso, ma ci riuscirò...

domenica 30 marzo 2008

Un ficus per la causa

Un altro post flash per ringraziare di cuore le mie tre sardine preferite per le loro incursioni nel ciccerblog (in ordine di apparizione: Layla, catpower e Mae)!
Grazie a loro qui si respira aria nuova (che non è quella di quando si sono tolte le scarpe per stravaccarsi sul divano, nono...) e l'ambiente è meno vuoto del solito.
Persino il ficus ha trovato il suo posto là, sotto a lavagna (sta proprio bene, grazie, cat! ^_^).
Venite quando volete, ragazze, sollazzatevi, favorite il favoribile... e quando uscite, per favore, chiudete la porta, ché qui si muore di freddo!!! ;O).

giovedì 27 marzo 2008

Flash Post

Se la mia tastiera continua a funzionare per libero arbitrio, faccio la fine di questo kamikaze qua sotto..: Baaaanzaaaaaiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!




martedì 25 marzo 2008

Viaggeremo in piedi...?

LaCiccer's Cronicolss:

Il treno è sempre stato un enigma per me.
Non il treno in quanto treno-mezzoditrasporto, ma in quanto luogo di incontro delle più varie e curiose forme di vita,visibili e invisibili, amen (e non parlo dei piccoli abitanti che popolano gli interstizi di sedili e poggiatesta, nono, ma di quegli strani agglomerati di emozioni e materia che si suolgono definire "umani"..).

I viaggi in treno sono sempre pieni di colpi di scena e di rocambolesche avventure che, come nel più inaspettato dei degiavù, tornano imancabilmente a ripetersi, ma sempre con protagonisti diversi:

1- I viaggi in treno di solito iniziano con un ritardo alla partenza che è direttamente proporzionale alla fretta che hai di arrivare a destinazione..

2- Nel corridoio del treno, pieno di gente in coda per raggiungere le carrozze, il capotreno ha la precedenza... ma cammina sempre nel senso contrario alla coda di gente, la quale deve necessariamente spiattellarsi contro le pareti ingroppandosi la/e propria/e, pesantisima/e valigia/e per fargli spazio.

3- Dopo aver disincagliato il proprio trolley dalla terza e quarta costola infratoracica e superato con agile scatto felino e doppio salto mortale carpiato con avvitamento tutti gli altri concorren... ehm passeggeri (per arrivare primi e fregare il posto migliore alla malcapitata con la quale, in seguito e solo davanti al fatto compiuto, si contratterà lo scambio di posto), si passa al secondo livello del videogioco: issare la/e valigia/e, per la/e quale/i si consiglia di partire muniti di: scaletta, scotc per fissare la scaletta, una scatola di spinaci. In alternativa si può portare da casa un lottatore di vruestling o una carrucola.

4- Allo sforzo sovrumano testè descritto segue (e ripeto: segue. Mai precede..), puntuale come un orologio svizzero, l'orribile presentimento: "...ma dove avevo messo la mia Domenica Quiz...?". Il tempo di percorrenza del viaggio fino a casa si dilata, si allunga come una galleria senza fine... preannunciando la tragedia... il baratro....l'Abisso... Una lacrima scende, e il presentimento si fa certezza: "tasca esterna della valigia, localizzata in posizione diametralmente opposta all'unico lato ora raggiungibile".

5- E' ormai assodato che nei viaggi in treno la privazione forzata della Domenica Quiz, associata alla crescente sensazione che il macchinista stia compiendo un interminabile giro in tondo come in una sorta di circolo vizioso (o che si sia in qualche modo addentrato in uno dei quadri assurdi di M.C. Escher), sviluppa comportamenti alquanto Daruinistici. Con uno spirito d'osservazione che manco scerloc olms nella sua forma migliore, l'occhio (che oserei, con un eufemismo, definire "cazzino"), va subito agli ignari compagni di viaggio, assunti ormai a vere e proprie cavie da laboratorio in stato di osservazione.
Come ogni viaggio che si rispetti (e come il buon caro vecchio amico Noè ci insegna, d'altronde) si imbarca sempre un unico esemplare per ogni specie:
- la massaia cicciottina in gonnella e mocassini con una risma di riviste da cucina (che legge a 10cm con occhiali a fondo di bottiglia: il mio fenomenale intutito mi dice che la poverina ha problemi di vista..);
- il tupé (deve essere un tupé, non ci credo che sono veri quei capelli..) del ragazzetto diciannov....ventè....venticinq..... (insomma, quanti cakki di anni ha...???), che insieme al pollice della mano destra, visto lo smanettare ininterrotto su aipod e cellulare, hanno formato una Repubblica a sé della cui esistenza, temo, il giovine sia del tutto ignaro..
- Il grasso signore accaldato con la regione dei laghi sotto le ascelle che, nonostante il principio di assideramento degli altri viaggiatori (perché il genio ferrovieri, tra le altre geniali invenzioni, ha genialmente predisposto un impianto di aria condizionata che funziona tutto l'anno, a prescindere dalle stagioni, dai mesi e sprattutto dalla manopola di regolazione della temperatura), chiede,tra una bestemmia e l'altra, che si aprano spifferi dovunque ci sia un possibile passaggio d'aria, non curante delle microstalattiti che si vanno già formando sotto i nasi degli astanti.
- La giovinetta occhialuta con ballerine ai piedi che sembra uscita da un cartone animato di Hayao Miyazaki .

E su quest'ultima vorrei un attimo soffermarmi.
Bene. A parte il pugno nell'occhio nel vederla indossare: cappottino rosso trendi con borsettina elegantina nera e maxi zaino giallo e nero (che c'entra con tutto il resto come la French manichiur marrone sulle mani di qualsivoglia donna che non vada a caccia di lombrichi), quello che mi colpisce particolarmente in questo esemplare è il suo strambo comportamento.

Per non entrare in contatto con i piccoli abitanti del suo poggiatesta (acari, zecche, pulci... nda), la suddetta tipa lo copre interamente con la sua sciarpotta di lana (presa in regalo con lultimo numero di Cioè), dopodiché si accuccia comodamente nel suo giaciglio a gambe incrociate...
Allora.
Io capisco che non vuole sporcarsi con lo zozzo degli altri e usa la sciarpa come Berlusconi usa Fede. Ci sta.
Però..
Perché proteggere la testa dallo zozzo proprio con la sciarpa, visto che la suddetta sciarpa - nella quale, nel frattempo, intere famigliole di zecche avranno traslocato con amici e parenti al seguito- dovrà poi avvoltolarsi attorno alla testa???
E ancora..
Perché schifarsi tanto dello zozzo altrui e nonostante ciò strusciare incurante le proprie, altrettanto sudicie scarpe su quei poveri animaletti indifesi che hanno fatto di quel lurido sedile la propria casa..??? Considerando che l'ultimo posto calpestato da quelle scarpe potrebbe benissimo essere stato il pavimento del cesso della stazione... voglio dire.

6- Sulla comodità dei sedili in treno non spendo parole; parla per me la foto che allego al post..

Sarà che io il treno non l'ho mai sopportato... sarà che sto invecchiando... il fatto è che sei ore seduta a novanta gradi in una confortevolissima carozza offerta da Sderenitalia sono davvero oltre la mia portata...
...ma non è che finiremo per viaggiare in piedi..?

mercoledì 12 marzo 2008

MucCiccer ad Artattac


La Ciccer sta mattina non voleva alzarsi...
La Ciccer quando è Alouin, Natale e Pasqua vorrebbe dare le dimissioni (visto e considerato che alla pensione mancano ancora un centinaio di anni)...
Alla Ciccer le sta antipatica la "colla vvvnlc" e tutti gli accessori per il bricolagg...
La Ciccer si ribella a tutto questo tagliuzza e incolla delle sue tasche, è ora di finirla, eccheddiamine!!!
...
...
...(Devo fare 35 cappellini di cartoncino Bristol per domani.. qualche volontario che mi aiuti...?)

lunedì 10 marzo 2008

Il primo post


"C'è nessuno quiii???" Disse la particella di sodio.
...
...e il silenzio la inghiottì.